Fonte: CronacaQui.it Edizione Torino
Il disegno di legge di Alfano offre a chi commette reati punibili con una pena sotto a 4 anni la possibilità di evitare il carcere
Niente galera per ladri e rapinatori: il governo studia il colpo di spugna
Articoli correlati
Reati in aumento, arriva il 113 anche per i vigili
Un indultato su tre è tornato in cella: tra loro anche spacciatori e assassini
MILANO 29/11/2008 - Avevano assicurato che il tempo del buonismo era finito. Che indulto, amnistie e scarcerazioni lampo appartenevano ormai al passato e che non si sarebbero più ripetute. Perché «siamo contro l’idea che chi sbaglia non paga. Ripeto: chi ha compiuto un danno seppur non grave alla società la deve risarcire» aveva detto (e ripetuto) Angelino Alfano (nel tondo), il ministro della Giustizia. Ma la sua proposta di legge, che prevede la sospensione della pena (se sotto i 4 anni) in cambio di lavori socialmente utili, sembra andare nella direzione opposta.UN’AMNISTIAE c’è chi comincia a sospettare si tratti di una vera e propria amnistia. Di più. Se questo provvedimento verrà approvato «assicurerà l’impunità a tutti - ha attaccato Di Pietro - e salverà tutti gli incensurati». Per ora quella di Alfano è solo una proposta (fortemente contrastata sia dalla Lega che da Alleanza Nazionale), ma se venisse approvata ladri, truffatori e usurai non si farebbero un giorno di carcere. E il reato verrebbe addirittura estinto. Il disegno di legge del Guardasigilli prevede infatti che chi commette un reato punibile con una pena fino ai 4 anni di detenzione può chiedere al giudice di svolgere (gratis) lavori socialmente utili. E se la messa in prova (la definizione tecnica di questa “seconda chance”) funziona ladri, usurai e truffatori avranno diritto a una sorta di amnistia, che cancella sia il reato che il processo.I “graziati” potrebbero essere parecchi. Basti pensare che quasi la metà dei detenuti lombardi (1307 su 2957) è stato condannato a pene inferiori ai 4 anni.NESSUNO IN CARCERECon il ddl Alfano molti di loro non sarebbero finiti dietro le sbarre; non ci sarebbero finiti, ad esempio, gli incensurati. Secondo la proposta di legge infatti solo chi ha la fedina penale “pulita” potrebbe usufruire della “messa in prova” e cancellare per sempre il reato a colpi di scopa o spazzolone. Niente carcere dunque per chi si macchia, ad esempio, di furto, di falso in bilancio, usura, corruzione, truffa, abuso d’uffi cio, danneggiamenti, favoreggiamento ed omissione di soccorso, ma “solo” qualche ora (4 al giorno per un totale di 24 la settimana) di lavoro socialmente utile. Ma il “bonus” potrebbe valere anche per i rapinatori e gli scippatori con condanne sotto i 4 anni.LA CHANCENei piani di Alfano l’intenzione è quella di sostituire la condizionale con la messa in prova. E anche il ministro La Russa, scettico verso la proposta, l’ha sottolineato: «La novità è che oggi chi ottiene la condizionale la incassa senza obblighi, invece dopo dovrà fare lavori socialmente utili». Ma un paio d’anni di lavoretti non possono certo essere paragonati a 4 anni passati in una cella di nove metri quadrati. E per questo «si tratta di una proposta su cui riflettere molto» ha spiegato La Russa. Una proposta bocciata, per ora, dal Consiglio dei Ministri.Ma in Italia la “messa in prova”, ispirata alla probation anglosassone, esiste già. Anche se, per ora, è limitata al processo penale minorile. [CONTINUA...] Scritto da: Federica Mantovani - federica.mantovani@cronacaqui.it
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento